L’Istituto nazionale di statistica ha diffuso i dati delle esportazioni aggregati regione per regione. Andando ad analizzare il trimestre luglio – settembre, l’Italia nord-occidentale (+2,1%) e l’Italia centrale (+0,8%) mostrano un aumento congiunturale delle esportazioni di beni. Vi è invece una diminuzione nell’Italia meridionale e insulare (-1,5%) e in quella nord-orientale (-0,2%).
Andando ad analizzare però i primi 3 mesi dell’anno, a fronte di un aumento tendenziale nazionale dello 0,5% spicca il dato registrato per le regioni delle aree meridionale 21 volte superiore alla media nazionale ovvero del 10,6%.
Positivo anche l’andamento nord-orientale e centrale (+1,5% entrambe) e con un calo delle aree insulare (-21,3%) e lievemente nord-occidentale (-0,8%).
Quali le regioni del boom? In testa la Basilicata (+76,6%), seguita dall’Abruzzo (+12,1%). In segno positivo anche Emilia-Romagna (+1,5%), Friuli-Venezia Giulia (+5,5,%), Marche (+5,2%) e Liguria (+8,5%). Tra quelle che forniscono un contributo negativo si evidenziano: Piemonte (-4,9%), Sicilia (-21,2%) e Sardegna (-21,4%).
Nei primi tre trimestri del 2016 rileva l’istat, l’aumento delle vendite di autoveicoli dalla Basilicata e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, da Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Liguria contribuisce positivamente all’export nazionale per un punto percentuale.
Al contempo, la diminuzione delle esportazioni di autoveicoli dal Piemonte e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna fornisce un contributo negativo per oltre un punto percentuale alle vendite nazionali sui mercati esteri.
Nei primi nove mesi del 2016, le vendite dalla Basilicata e dal Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti, e quelle dalla Toscana verso Svizzera e Francia, forniscono un impulso positivo all’export nazionale, mentre flettono le vendite del Piemonte verso gli Stati Uniti e della Lombardia e della Sicilia verso i paesi OPEC.
Andando a guardare le singole città, nei primi nove mesi del 2016, la positiva performance all’export va a Potenza, Milano, Frosinone, Trieste, Chieti, Ascoli Piceno, Genova e Firenze contribuisce positivamente all’export nazionale. Le province che contribuiscono in misura maggiore alla diminuzione delle vendite sui mercati esteri sono Torino, Siracusa, Latina, Cagliari, Varese, Vicenza e Massa-Carrara.