Il finanziamento è rivolto a migliorare l’internazionalizzazione delle PMI, avvalendosi dei TEM: Temporary Export Manager o TEM.
Il TEM è un professionista dotato delle capacità necessarie a progettare e gestire i processi e i programmi verso l’estero. Le PMI (micro piccole e medie imprese) che, per accedere o consolidare la loro presenza sui mercati internazionali, per il 2016 hanno potuto partecipare al bando MISE per ottenere un aiuto concreto dallo stato, i cosiddetti “Voucher per l’internazionalizzazione”, che altro non sono che contributi a fondo perduto finalizzati ad incrementare l’export per tali aziende.
Il bando ha avuto un vero e proprio boom di richieste. Tant’è che da più parti se ne è chiesta la ripetizione per il prossimo anno. Nell’ottica di una maggiore spinta all’internazionalizzazione delle PMI italiane sarebbe infatti opportuno che incentivi come i voucher non fossero oggetto di isolati provvedimenti governativi, ma che fossero parte di un sistema di agevolazioni ed aiuti pubblici alla conquista, da parte delle piccole e medie realtà produttive italiane, dei mercati esteri.
Tali agevolazioni sono state indirizzate alle PMI costituite in forma di società di capitali o cooperative e le loro Reti di imprese che non superino i parametri di cui alla Raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003 (limite di: 250 dipendenti effettivi, 50 €/ML di fatturato o 43 €/ML di totale bilancio). Una parte dei finanziamenti è riservata alle PMI che hanno partecipato ai “Roadshow per l’internazionalizzazione” organizzati dall’ICE-Agenzia e che hanno acquisito dall’ICE-Agenzia una valutazione di sufficiente potenzialità di internazionalizzazione, con data non anteriore ai 3 mesi precedenti il termine per la presentazione della domanda. Il 3% delle risorse delle risorse disponibili per ciascun bando è poi riservata ai soggetti che, avendo conseguito il “rating di legalità”, entrano nell’elenco di cui all’articolo 8 della delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato n. 24075 del 14 novembre 2012.
Dei 10 milioni stanziati però, alcuni non sono stati “riscossi” dalle beneficiarie.
In conseguenza di intervenute rinunce, decadenze e revoche e dell’impossibilità di ammettere alle agevolazioni altre imprese oltre a quelle già presenti nell’elenco del 15 febbraio, con provvedimento del 20 maggio 2016, è stato aggiornato l’elenco delle società beneficiarie dell’incentivo che, dovranno trasmettere le richieste di erogazione attraverso l’apposita piattaforma informatica nella quale si trova la modulistica propedeutica alla trasmissione della richiesta di erogazione.
Le richieste di erogazione dovranno pervenire entro e non oltre 30 giorni dal termine ultimo delle attività contrattuali indicato nel contratto di servizio e in ogni caso non oltre il 30 ottobre 2016. Una data quindi da tenere sott’occhio per le nuove aziende beneficiarie.
Nel frattempo rimane aperto il bando per i Contributi a favore dei Consorzi per l’internazionalizzazione per lo svolgimento di attività promozionali 2016. Tale bando prevede che i contributi siano finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali realizzate dai Consorzi per l’internazionalizzazione, per sostenere le PMI nei mercati esteri, favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi, nonché incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori internazionali per contrastare il fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione dei prodotti agroalimentari.
Per ora altre non rimane che chiedere alle associazioni di categoria, ai consorzi e al ministero affinché la misura dei voucher divenga strutturale.
Informazioni in merito allo strumento possono essere richieste scrivendo a:exportvoucher@mise.gov.it o al numero di telefono 06.5993.2628
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